Efemerotteri stenoeci planiziali: differenze tra le versioni

Da Legge regionale 10 - Flora e piccola fauna protette in Lombardia.
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La tutela dei fontanili e delle risorgive è strettamente legata alla tutela della
La tutela dei fontanili e delle risorgive è strettamente legata alla tutela della
falda superfi ciale, sia in termini quantitativi che qualitativi. Dopo parecchi anni
falda superficiale, sia in termini quantitativi che qualitativi. Dopo parecchi anni
nei quali l’attività industriale aveva seriamente compromesso questi ambienti
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tramite consistenti prelievi d’acqua, in questi ultimi anni, con la chiusura di
tramite consistenti prelievi d’acqua, in questi ultimi anni, con la chiusura di
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ogni 2-5 anni il fontanile va sottoposto ad operazioni di spurgo (eliminazione del
ogni 2-5 anni il fontanile va sottoposto ad operazioni di spurgo (eliminazione del
fango e del limo che si accumula nella tazza sorgentizia) e pulizia dei tini (i tubi
fango e del limo che si accumula nella tazza sorgentizia) e pulizia dei tini (i tubi
infi ssi nel terreno che fanno affi orare la falda).
infissi nel terreno che fanno affiorare la falda).

Versione delle 16:21, 18 gen 2011

Descrizione dell’habitat

Questa cenosi è propria di acque correnti con temperature pressoché costanti o comunque poco soggette a variazioni stagionali quali quelle delle aste dei fontanili, non lungi dalla testa, luogo in cui la temperatura dell’acqua è da considerarsi costante. La qualità delle acque deve essere piuttosto elevata anche se alcune specie del genere Caenis o anche qualche Baetis (Baetis rhodanica) mostrano una certa resistenza alle variazioni della qualità dell’acqua, al contrario dei Plecotteri che non sopportano l’inquinamento organico. Queste situazioni sono tipiche dei fontanili posti al limitare tra l’alta e la bassa Pianura Padana.


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Canale a Torre d’Isola. Foto S. Pedrini

Le specie tipiche

Gli Efemerotteri sono insetti che allo stadio adulto sono dotati di ali, mentre allo stadio di ninfa vivono all’interno di acque correnti o lentiche, a seconda delle specie. Tali ninfe possiedono tre fi lamenti (cerci) che si dipartono dalla porzione caudale che le rendono inconfondibili. Le cenosi tipiche dei fontanili sono composte per lo più da specie stenoecie accompagnate da altre meno esigenti in fatto di temperatura ma proprie comunque di acque pulite. Tra le più esigenti troviamo alcune del genere Baetis (B. niger assai rara, B. muticus) e dal genere Cleon che affeziona soprattutto le teste dei fontanili con acque defi nibili come lentiche accompagnate dalle Caenis (C. oraria, legata alla testa del fontanile ma anche ai laghi, e C. luctuosa). Spesso queste specie si installano sulle dense isole di vegetazione che colonizzano i fontanili, formate da alcune specie di ranuncolo d’acqua e Callitriche. Più legate ai fondi ghiaiosi o ciottolosi troviamo gli Ecdyonurus (E. venosus) con ninfe caratteristiche dal corpo assai appiattito e con la porzione anteriore del corpo molto allargata. Altre specie più comuni e meno esigenti sono Baetis rhodani, fortemente euriecia Baetis muticus, Ephemerella ignita, Ephemera danica, quest’ultima dotata di grandi e caratteristiche larve con arti robusti e atti allo scavo in quanto si insedia soprattutto nei fondi sabbiosi.

Comunita Pagina 268 B.jpg Comunita Pagina 269 A.jpg Comunita Pagina 269 B.jpg
Ecdyonurus sp. Foto D. Baratelli Ephemera danica. Foto D. Baratelli Ephemera pseudoimmago. Foto D. Baratelli


La tutela

La tutela dei fontanili e delle risorgive è strettamente legata alla tutela della falda superficiale, sia in termini quantitativi che qualitativi. Dopo parecchi anni nei quali l’attività industriale aveva seriamente compromesso questi ambienti tramite consistenti prelievi d’acqua, in questi ultimi anni, con la chiusura di pozzi e stabilimenti, molta acqua si è resa nuovamente disponibile per questi corpi idrici. Purtroppo l’acqua della prima falda non sempre è indenne da inquinamento. Un altro grave problema è l’abbandono di queste strutture da parte degli agricoltori, situazione che porta ad un interramento della testa del fontanile e ad una occlusione da parte della vegetazione acquatica. Mediamente ogni 2-5 anni il fontanile va sottoposto ad operazioni di spurgo (eliminazione del fango e del limo che si accumula nella tazza sorgentizia) e pulizia dei tini (i tubi infissi nel terreno che fanno affiorare la falda).