Rana temporaria Linnaeus, 1758: differenze tra le versioni

Da Legge regionale 10 - Flora e piccola fauna protette in Lombardia.
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Occasionalmente fi no a quasi 2800 m s.l.m.
Occasionalmente fino a quasi 2800 m s.l.m.


Frequenta prevalentemente i boschi e i pascoli alpini nonché le zone più alte dell’Appennino pavese.
Frequenta prevalentemente i boschi e i pascoli alpini nonché le zone più alte dell’Appennino pavese.

Versione attuale delle 16:04, 20 mag 2012

Rana temporaria B1

Leg zoo 01.jpg 110 mm Fam. Ranidae
V17 Rana temporaria.jpg Specie simile alla precedente, ma più massiccia e con frequenti macchie nere sul dorso.

I maschi in fregola hanno il sottogola grigio ardesia. Talvolta il ventre può avere colorazioni giallastre. L’articolazione tibiotarsica, stendendo l’arto posteriore in avanti lungo il fianco, non supera la punta del muso.

I maschi raggiungono per primi i siti di riproduzione, seguiti dalle femmine attirate dai loro canti.

Ogni femmina depone un ammasso globoso contenente fino a 4000 uova, che il maschio feconda durante l’amplesso ascellare. Le deposizioni hanno luogo a partire dai primi giorni di marzo e proseguono fino a maggio in funzione delle quote.


Occasionalmente fino a quasi 2800 m s.l.m.

Frequenta prevalentemente i boschi e i pascoli alpini nonché le zone più alte dell’Appennino pavese. Si riproduce in pozze d’abbeverata, torbiere, abbeveratoi in pietra o legno e nei tratti ad acque più lente dei torrenti

Centroasiatico Europeo


V17 Rana temporaria MAPPA.jpg