Cladina: differenze tra le versioni

Da Legge regionale 10 - Flora e piccola fauna protette in Lombardia.
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| [[File:FAUNA_int_17x24_low_img_8.jpg|''Cladina rangiferina''. Foto A. Saag]]  
| Tallo primario di tipo crostoso, dissolventesi precocemente. Colonie pertanto costituite unicamente dal tallo secondario, organizzato in strutture cilindriche erette e copiosamente ramificate (podezi), prive di  rivestimento (cortex), di squamule e di strutture a coppa. Corpi fruttiferi (apoteci) infrequenti.
''Cladina rangiferina''. Foto A. Saag
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| ''Tallo primario di tipo crostoso, dissolventesi precocemente. Colonie pertanto costituite unicamente dal tallo secondario, organizzato in strutture cilindriche erette e copiosamente ramificate (podezi), prive di  rivestimento (cortex), di squamule e di strutture a coppa. Corpi fruttiferi (apoteci) infrequenti.''


Le specie di questo genere di licheni vengono di solito incluse nel genere Cladonia (subgen. Cladina). Sono attualmente segnalate sul territorio regionale tre specie, C. rangiferina, C. stellaris e C. arbuscula, quest’ultima  con due sottospecie (subsp. arbuscula e subsp. mitis).
Le specie di questo genere di licheni vengono di solito incluse nel genere ''Cladonia'' (subgen. ''Cladina''). Sono attualmente segnalate sul territorio regionale tre specie, ''C. rangiferina, C. stellaris e C. arbuscula,'' quest’ultima  con due sottospecie (subsp. ''arbuscula'' e subsp. ''mitis'').


I licheni delle renne sono probabilmente presenti in tutte le province che comprendono la porzione regionale della catena alpina. Localmente possono essere considerati comuni, tranne C. stellaris. Importanti fattori di minaccia sono la raccolta e soprattutto il calpestio delle colonie. All. V DH.
I licheni delle renne sono probabilmente presenti in tutte le province che comprendono la porzione regionale della catena alpina. Localmente possono essere considerati comuni, tranne ''C. stellaris.'' Importanti fattori di minaccia sono la raccolta e soprattutto il calpestio delle colonie. All. V DH.




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(mont.-) subalp.-alp.
(mont.-) subalp.-alp.


Tutte le specie crescono su suolo, generalmente in situazioni ben esposte in praterie e brughiere, più raramente su legno (C. arbuscula).
''Tutte le specie crescono su suolo, generalmente in situazioni ben esposte in praterie e brughiere, più raramente su legno'' (C. arbuscula).
 
pref. ACI
pref. ACI


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Versione attuale delle 12:11, 30 gen 2011

Licheni delle renne C1

L frut Leg 01.jpg 4 -10 cm Fam. Cladoniaceae
Cladina rangiferina. Foto A. Saag

Cladina rangiferina. Foto A. Saag

Tallo primario di tipo crostoso, dissolventesi precocemente. Colonie pertanto costituite unicamente dal tallo secondario, organizzato in strutture cilindriche erette e copiosamente ramificate (podezi), prive di rivestimento (cortex), di squamule e di strutture a coppa. Corpi fruttiferi (apoteci) infrequenti.

Le specie di questo genere di licheni vengono di solito incluse nel genere Cladonia (subgen. Cladina). Sono attualmente segnalate sul territorio regionale tre specie, C. rangiferina, C. stellaris e C. arbuscula, quest’ultima con due sottospecie (subsp. arbuscula e subsp. mitis).

I licheni delle renne sono probabilmente presenti in tutte le province che comprendono la porzione regionale della catena alpina. Localmente possono essere considerati comuni, tranne C. stellaris. Importanti fattori di minaccia sono la raccolta e soprattutto il calpestio delle colonie. All. V DH.



(mont.-) subalp.-alp.

Tutte le specie crescono su suolo, generalmente in situazioni ben esposte in praterie e brughiere, più raramente su legno (C. arbuscula).

pref. ACI

001 Cladina mappa.jpg